Daniele Capoferri

Daniele Capoferri

Grafico e Web Designer

Cos’è un logo e come si crea?

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SOMMARIO POST

La creazione di un logo non è un processo banale e nemmeno semplice, in quanto bisogna seguire delle regole ben precise se vogliamo che il logo raggiunga il suo scopo cioè funzionare! 

Il primo passo da fare è quello di saper distinguere tra Brand, Marchio, Logo e Pittogramma infatti l’uso di questi 3 termini è molto comune soprattutto con l’avvento del digitale, ma pochi sanno la differenza e molto spesso confondono il loro significato, vediamo le differenze!

Brand

Il Brand è l’immagine visiva dell’azienda, rappresenta il volto e la sua identità, è composta da logo, slogan o un marchio ben riconoscibile che il pubblico associa all’azienda in modo automatico. È la somma tra il marchio e i valori che l’azienda rappresenta.

Marchio

Il Marchio è quell’elemento che distingue un’azienda dalle altre e la rende identificabile in modo univoco. Il marchio può essere sia un logo che un pittogramma.

Logo

La parola logo deriva dal greco “logos” che significa scrittura. È il nome leggibile che rappresenta l’azienda o un prodotto specifico, costituito da una rappresentazione grafica del nome  (ad esempio Coca Cola, Google, Disney, Facebook sono loghi).

Pittogramma

Il Pittogramma è la rappresentazione grafica non espressa in forma letteraria, servono a trasmettere i valori dell’azienda. Si dividono in:

Ideogrammi, segni astratti (Nike con il suo baffo che indica la velocità, Apple con la sua mela che riprende il loro nome ma non si collega ai prodotti)

Iconografici, segni somiglianti (Whatsapp che usa un telefono per richiamare alla comunicazione via telefono, Telegram che usa un aereo di carta per richiamare alla messaggistica).

Il pittogramma inoltre consente di superare le barriere linguistiche perché non necessita di testo e con l’aiuto del tempo, esso sarà automaticamente associato ad un marchio, senza usare più il logo o scrivere il nome del brand. Scommetto che ti sono sicuramente venuti in mente anche senza vedere i loghi sotto forma di immagine, vero? 🙂

Come capire se un logo funziona?

Ci sono delle regole ben precise per capire se un logo funziona, e sono:

• Deve essere unico e riconoscibile

• Deve essere visibile e adattarsi a tutte le applicazioni (stampa, web, comunicazione visiva su automezzi…etc)

• Deve essere memorabile, cioè facile da ricordare 

• Deve essere universale, non deve necessitare di spiegazioni per capire cosa abbiamo davanti

• Deve essere senza tempo, resistere alle mode e agli stili.

• Deve essere semplice, la semplicità di un logo è la chiave per il suo successo, la semplicità racchiude tutte le regole precedenti.

Il mio metodo di lavoro per creare un logo

Quando mi chiedono la creazione di un logo inizio sempre da un Brief.

Un Brief è un documento che contiene una serie di istruzioni che delineano quanti più dettagli possibili riguardo il brand o il prodotto, questo documento lo compilo di persona con il cliente ponendogli una serie di domande per capire:

• Obiettivo principale

• Cosa deve comunicare

• Il settore di mercato

• Chi è il target di riferimento

• Dove e come verrà usato il logo

Dopo aver compilato il Brief e aver studiato gli appunti presi con il cliente faccio delle ricerche e credo una Moodboard. La moodboard è un foglio fisico o digitale dove si inserisce tutto quello che ci serve per la creazione del logo, palette colori, loghi che ci sono piaciuti di settore, font, parole chiave e immagini associate, queste mi aiutano a capire ed ad avere sotto occhio le info che servono per la creazione del logo. Solo a questo punto del percorso inizio a disegnare uno sketch cioè e in quella parte di progettazione in cui si disegna a mano il logo su carta o in digitale, creando una bozza di massima del logo senza pensare troppo ai dettagli, questo serve a liberare le idee. 

DISEGNO E CREAZIONE LOGO IN FORMATO VETTORIALE

I loghi devono essere disegnati in vettoriale con software come Adobe Illustrator, questo consente di avere un file che possiamo ingrandire o rimpicciolire all’infinito senza perdere definizione in quanto si utilizzano punti, linee, forme generati da istruzioni matematiche, e non i pixel come per le immagini (come con Photoshop). In questa fase disegnare il logo vero e proprio con l’aiuto degli sketch creati precedentemente.

SCELTA DEL FONT

Il font è fondamentale per la riuscita del logo soprattutto se sviluppiamo un logo tipografico. Possiamo usare font Serif (con le grazie) o Sens Serif (senza grazie). 

I font serif donano un aspetto di importanza, classicità e serietà, vengono usati molto nel mondo della stampa in quanto sono ben leggibili ed eleganti, mentre i font Sens Serif trasmettono un’idea di modernità, pulizia, innovazione e ordine, sono i più usati nel web. 

Possiamo usare tutte e 2 le tipologie di font contemporaneamente, ad esempio il titolo in Serif e il corpo in Sans Serif, oppure logo in Serif e Slogan in Sans Serif per la creazione di un logo. 

SCELTA DEL COLORE

I colori trasmettono un messaggio a seconda del contesto in quanto trasmettono emozioni, per capire che colori usare bisogna usare la psicologia del colore. Esistono colori caldi e colori freddi, i colori caldi come ad esempio giallo, arancione, rosso etc… sono stimolanti e positivi e allo stesso tempo molto decisi. I colori freddi sono quelli con la tonalità pastello come verde, azzurro, etc… questi colori trasmettono fiducia e rassicurano chi li guarda. Questo dipende anche da un fatto culturale in quanto il significato di un colore cambia in base alla cultura di un popolo. 

IMMAGINE COORDINATA

L’utilizzo dei Mockup è una fase importante del lavoro. Serve per mostrare un logo all’interno di un contenuto questo lo rende reale agli occhi del cliente e gli fa capire come risulta la sua applicazione. Con un Mockup il cliente riesce quindi a visualizzare il logo come lo vedrebbe nella realtà e applicato a vari contesti mostrando la resa finale e l’effetto che crea il logo stesso.

Cos'è un logo e come si crea? 8

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